
Con l’entrata in vigore della Direttiva NIS 2, l’Unione Europea ha rafforzato significativamente il quadro normativo per la cybersicurezza dei settori critici. Il recepimento della direttiva in Italia coinvolge un numero elevato di soggetti pubblici e privati, chiamati a conformarsi a nuovi obblighi di identificazione, comunicazione e gestione del rischio.
Con l’avvio della seconda fase di attuazione, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha individuato oltre 20.000 organizzazioni rientranti nel perimetro della NIS 2. Tra queste, circa 5.000 sono state classificate come “soggetti essenziali”, ovvero operatori la cui attività è considerata critica per il funzionamento di settori vitali del Paese.
Entro il 28 febbraio 2025, i soggetti potenzialmente coinvolti dovevano effettuare l’autodichiarazione tramite il portale dedicato dell’ACN, fornendo informazioni relative alla propria attività, al settore di appartenenza e ai punti di contatto per la sicurezza. Tale fase di identificazione è servita all’Agenzia per raccogliere i dati necessari a costruire una mappatura dettagliata degli attori rilevanti.
A seguito della raccolta, l’ACN ha completato l’analisi dei dati e ha notificato ufficialmente a ciascun soggetto la propria classificazione come “essenziale” o “importante”. Questa comunicazione segna l’avvio degli obblighi previsti dalla normativa, che includono l’adozione di misure tecniche e organizzative adeguate alla gestione del rischio cyber.
In parallelo, l’ACN ha definito indicazioni operative rivolte anche agli organi di amministrazione e direzione delle organizzazioni coinvolte, che sono ora direttamente responsabili dell’adozione delle misure minime di sicurezza informatica, della gestione delle notifiche di incidenti cyber significativi e dell’approvazione delle politiche per la resilienza dei sistemi DNS.
Un’altra scadenza importante è fissata al 31 maggio 2025: entro quel giorno, le organizzazioni che sono state ufficialmente classificate come soggetti NIS devono inviare o aggiornare una serie di informazioni richieste dalla normativa. Tra queste, è necessario indicare i nomi aggiornati dei membri del consiglio di amministrazione e dei dirigenti responsabili.
La NIS 2 diventa operativa
Con la pubblicazione della Determinazione n. 164179 del 10 aprile 2025, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha compiuto un passo decisivo nell’attuazione concreta della Direttiva NIS 2 in Italia. Il documento, atteso da molte imprese e amministrazioni, chiarisce nel dettaglio cosa significa davvero “essere conformi” alla nuova normativa sulla cybersicurezza.
Fino a quel momento, molte delle indicazioni contenute nella direttiva e nel decreto legislativo che l’ha recepita erano generali: definivano chi fosse coinvolto, quali principi seguire e in che direzione orientarsi. Ma con questa determina, le regole diventano operative. Vengono infatti stabilite le modalità con cui le organizzazioni classificate come “essenziali” o “importanti” devono gestire la propria sicurezza digitale. Parliamo, ad esempio, di cosa devono fare i consigli di amministrazione in materia di prevenzione dei rischi cyber, di come devono essere rilevati e segnalati gli incidenti informatici più gravi e di quali misure minime devono essere adottate per proteggere sistemi critici. Non solo: la determina introduce anche scadenze precise.
Si tratta di una svolta importante, perché rende chiaro alle imprese e alle amministrazioni coinvolte cosa devono fare, in quali tempi e con quali responsabilità. È un passaggio che richiederà un impegno concreto da parte di molte organizzazioni, che dovranno non solo aggiornare i propri sistemi, ma anche rivedere i processi interni, formare il personale e dotarsi di strumenti adeguati a garantire la resilienza digitale.
In altre parole, con questo atto l’ACN fissa le regole del gioco: da qui in avanti non basta più “interessarsi” alla sicurezza informatica — è necessario agire, con metodo e secondo criteri condivisi a livello nazionale. E questo vale anche per quelle realtà che, pur non essendo direttamente obbligate, operano all’interno delle filiere di soggetti essenziali e che dovranno dimostrare di essere partner affidabili in un ecosistema sempre più interconnesso. La determina ufficiale di ACN è disponibile a questo Link
La supply chain sotto osservazione
Uno degli aspetti più innovativi e rilevanti della Direttiva NIS 2 è l’ampliamento della responsabilità anche ai soggetti che, pur non rientrando direttamente tra quelli classificati come essenziali o importanti, fanno parte della catena di fornitura dei servizi critici. La direttiva, infatti, riconosce che la cybersicurezza di un’intera infrastruttura non può essere garantita se anche i fornitori terzi, spesso coinvolti nella gestione di dati, infrastrutture IT, manutenzione o consulenza tecnica, non adottano misure adeguate di protezione. Di conseguenza, le organizzazioni soggette alla NIS 2 sono tenute a valutare e rafforzare la sicurezza della propria supply chain, introducendo obblighi contrattuali, audit, controlli periodici e requisiti minimi di sicurezza per i propri partner e subfornitori.
Questo approccio “esteso” ha un impatto rilevante sul tessuto economico e tecnologico del Paese, in particolare su piccole e medie imprese che operano come fornitori. Anche se queste realtà non sono direttamente soggette alla normativa, potrebbero trovarsi a dover rispondere a obblighi indiretti, richiesti dai propri clienti più grandi o strategici che rientrano a pieno titolo nella NIS 2. In pratica, la conformità diventa una condizione necessaria per restare competitivi e mantenere relazioni commerciali nei settori regolati.
La sicurezza non è più solo un tema interno o verticale, ma un obiettivo sistemico e collaborativo, in cui ogni anello della catena può fare la differenza tra un sistema resiliente e uno vulnerabile. Per questo motivo, è probabile che nei prossimi mesi anche soggetti non formalmente destinatari della direttiva inizieranno a implementare policy, strumenti e competenze in linea con le prescrizioni della NIS 2, anticipando richieste contrattuali e audit da parte dei propri clienti o partner.
Supporto operativo alla compliance
Nel contesto della crescente attenzione normativa alla cybersicurezza, Hypergrid si posiziona come un partner strategico per tutte le organizzazioni chiamate ad adeguarsi alla Direttiva NIS 2. La società, attiva nel settore del cloud computing e della sicurezza informatica, offre una gamma articolata di servizi progettati per rispondere in modo concreto agli obblighi introdotti dalla nuova normativa europea.
Uno dei punti di forza dell’offerta Hypergrid è la sicurezza di rete gestita. Soluzioni come HyperSafe permettono alle organizzazioni di affidare all’esterno, in modalità controllata e scalabile, la protezione dell’infrastruttura digitale, liberando risorse interne e garantendo standard elevati. A ciò si affianca HyperFilter, pensato per monitorare e filtrare in tempo reale il traffico web, individuando comportamenti anomali o malevoli, e HyperDLP, una soluzione di prevenzione della perdita di dati che consente di tutelare le informazioni sensibili da accessi non autorizzati o utilizzi impropri.
A supporto della resilienza operativa, Hypergrid offre servizi di backup e disaster recovery, che permette la gestione di copie automatiche e sicure dei dati su cloud privato, e sistemi pensati per assicurare il rapido ripristino delle attività in caso di attacco o guasto critico.
Un elemento distintivo dell’approccio Hypergrid è la forte attenzione alla formazione e alla cultura della sicurezza, grazie a corsi online aggiornati e focalizzati su aspetti fondamentali per la NIS 2. Si tratta di un’offerta pensata per coinvolgere non solo il personale, ma anche le figure dirigenziali e decisionali, che secondo la normativa hanno responsabilità dirette sulla gestione del rischio cyber.
Attraverso questo insieme integrato di strumenti tecnici, consulenza e formazione, Hypergrid non si limita a fornire soluzioni tecnologiche, ma accompagna le organizzazioni in un percorso verso la conformità normativa e la resilienza operativa, elementi chiave nel nuovo scenario delineato dalla NIS2.
Hypergrid tra i soggetti essenziali
Hypergrid è stata inclusa tra i soggetti “essenziali” individuati dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale nell’ambito della Direttiva NIS 2. L’azienda, attiva nei settori del cloud computing e della cybersicurezza, rientra in questa classificazione per via della natura critica dei servizi offerti e dell’impatto potenziale delle infrastrutture digitali che gestisce.
L’inclusione nell’elenco dei soggetti essenziali rappresenta un passaggio rilevante, che rafforza la responsabilità dell’azienda all’interno del sistema nazionale di cybersicurezza. La Direttiva NIS 2, infatti, mira non solo a proteggere i servizi digitali strategici, ma anche a creare un quadro coordinato in cui tutti gli operatori coinvolti – direttamente o indirettamente – contribuiscano alla resilienza complessiva del Paese di fronte alle minacce informatiche. Per maggiori informazioni sui servizi offerti dall’azienda: https://hypergrid.it
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